Prosegue la campagna di phishing “Accertamento Fiscale - Tributario”

Continuano a circolare false comunicazioni e-mail dell’Agenzia delle Entrate riguardanti presunte incongruità nelle dichiarazioni, tematica della quale abbiamo dato notizia recentemente nella segnalazione del 29 Febbraio  .

Il fine di queste comunicazioni è quello di attirare l'attenzione della vittima cercando un contatto dal quale successivamente instaurare un’azione fraudolenta.

Le e-mail di questo tipo, provenienti da un indirizzo non istituzionale (ad es. gmail.com), potrebbero presentare oggetto “Accertamento Fiscale” oppure “Consultazione” e sono a firma del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Dello schema fraudolento fa parte un’immagine che viene allegata alle e-mail, una falsa comunicazione di accertamento fiscale tributario, che si caratterizza per:

  • Loghi di MEF e Agenzia Entrate
  • Errori grammaticali, di punteggiatura ed omissioni
  • Senso di urgenza
  • Minaccia di eventuali azioni legali, pene detentive e pecuniarie
  • Firma di un soggetto istituzionale che non appartiene all’amministrazione finanziaria

Riportiamo di seguito un esempio di immagine allegata alle e-mail.

Qualora si desse riscontro ad una di queste comunicazioni, si potrebbero ricevere ulteriori e-mail con prospetti di calcolo di sanzioni penali e le coordinate bancarie per il pagamento delle stesse.

Si raccomanda pertanto di non cliccare sui link in e-mail, di non fornire dati personali in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni.

L’Agenzia delle Entrate disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, è sempre preferibile verificare preliminarmente consultando la pagina “Focus sul phishing”, rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’Ufficio territorialmente competente.